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traversata di messina

Lo sport mi ha aiutato fisicamente ma anche moralmente, facendomi sentire ancora “normale”: ho iniziato a coinvolgere alcune amiche fino a creare un gruppo di nuotatrici. E così, è nata l’idea di percorrere a nuoto lo Stretto di Messina nell’estate del 2018: tre chilometri e mezzo di bracciate, da Punta Faro, in Sicilia, a Cannitello, in Calabria.

Ho impiegato un anno per prepararmi con allenamenti fino a quattro volte la settimana: era molto importante per me mandare un messaggio di coraggio e speranza a quanti convivono con la mia stessa malattia neurodegenerativa. Nel 2018 ero l’unica l’unica malata di Parkinson all’interno del gruppo dei partecipanti, a compiere la traversata dello stretto di Messina, e l’esperienza mi ha regalato così tanta grinta che ho lanciato una nuova sfida creando la prima edizione di “Swim for Parkinson 2019” nella quale ho coinvolto altri quattro miei “colleghi”, cioè altri malati, provenienti da varie città italiane, ed i nostri medici neurologi.
Ora stiamo lavorando alla edizione 2021 che sarà sottoforma di staffetta, paziente/medico, a causa del mancato allenamento per la chiusura della piscine.

Prima di affrontare questa seconda prova, per promuovere l’iniziativa e sensibilizzare le persone sul Parkinson, lo scorso luglio ho anche girato uno spot con Massimiliano Rosalino, celebre campione di nuoto: è stata una bellissima esperienza e grazie alla sua simpatia, mi sono trovata a mio agio nonostante l’emozione delle telecamere.

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